Le estese ricerche fatte negli ultimi decenni -a partire da quelle del tedesco Schuphan e del francese Lairon, negli anni Sessanta e Sessanta, fino a quelle commissionate dal Ministero dell’Agricoltura inglese, nel 1990 hanno messo a confronto le caratteristiche nutrizionali dei prodotti biologici con quelle dei prodotti dell'agricoltura chimica e hanno dimostrato chei primi hanno valori nutritivi superiori: contengono più vitamine e oligoelementi, meno acqua (l’uso di concimi di sintesi spinge la pianta a crescere in fretta gonfiandosì soprattutto di acqua) e hanno gusto decisamente migliore.

Aggiungiamo che i prodotti biologici sono stagionali, non vengono prodotti in serre calde né sono fatti maturare artificialmente: mantengono quindi tutte le loro genuine caratteristiche organolettiche e ci offrono i preziosi componenti di cui il nostro organismo il quale pure è soggetto ai ritmi stagionali che ne variano le esigenze ha bisogno. Ritroveremo così il semplice ma ineguagliabile piacere dell’attesa per gustare le fragole a primavera piuttosto che le arance ai primi freddi.